Manillac

Dietro questo nome d’arte troviamo Camilla Cristine, che per anni ha calcato le passerelle (arrivando a indossare, tra le altre cose, i panni di Madre Helvetia). Ora ha voltato pagina e, dopo aver lasciato il mondo della moda, si è buttata a capofitto in questa nuova avventura, facendo tesoro dei consigli e del sostegno del produttore Alessandro Saiani.

Il primo risultato è, per l’appunto, “Donna”. È la storia di una bambina che è stata costretta a crescere in fretta, troppo, a causa degli eventi circostanti. Ma questa crescita non corrisponde a quella della personalità: dentro di sé la protagonista del brano sente di appartenere sempre all’infanzia. «Preferisco essere bambina, ma sono donna quando si deve», ci ha raccontato Manillac durante una visita nella nostra redazione, che potete vedere nel video allegato.

Il mondo della musica è decisamente più congeniale per la giovane artista rispetto a quello della moda, nel quale «sei l’abito che indossi». Cantare, invece, «mi fa sentire libera», permette a Manillac di esprimersi e non la sottopone alle stesse pressioni. Fare arte la fa stare bene: «Trovo che questa sia la cosa più importante per me, stare bene con me stessa e con la gente che frequento».

Le parole di “Donna” («Un grido di libertà», spiega) sono state scritte da Saiani, “su misura” per Manillac. «Immergendomi in questo testo ho imparato ad accettarmi». Per la parte musicale Saiani si è concentrato su un elettro-pop che strizza l’occhio agli anni ’80 e che si fonda su una sezione ritmica martellante sulla quale s’innestano i riff delle chitarre ritmiche. È la dolcezza del pianoforte a creare poi una “tregua”, una sorta di isola che accompagna l’ascoltatore al gran finale.

Nel futuro di Manillac c’è una cover di “Hai delle isole negli occhi” di Tiziano Ferro e poi un secondo singolo (titolo e argomento per ora sono top secret). Il videoclip di “Donna” (nel quale compare anche la sua sorellina Jawi) non è l’unica incursione nelle arti visive: «Sarò impegnata nella produzione di un cortometraggio sulla bipolarità».

TRYPTAMIN: IL NUOVO DISCO

I Tryptamin si formano nel 2008 a Piacenza, Italia, fondati e guidati dal tastierista e cantante Pietro Beltrami. All’inizio autoproducono 2 EP, ispirati a sonorità alternative metal e progressive metal.
Nel 2013 esce il loro primo full-length, “Monday Hangover”, caratterizzato da influenze alt-rock, post-prog, ambient e shoegaze, e prodotto da Cristiano Sanzeri presso lo studio Giardini Sonori di Piacenza.
All’inizio del 2023 la band pubblica “Piacenza, Wisconsin”, che vede Beltrami affiancato dai collaboratori di lunga data Michael Fortunati (chitarre) e Federico Merli (batteria) e dal nuovo membro Riccardo Demarosi (basso e chitarra), responsabile anche della registrazione, del mix e del mastering.”Piacenza, Wisconsin”, prodotto da Pietro Beltrami e Riccardo Demarosi, sempre presso lo studio Giardini Sonori, è il risultato di un percorso creativo di 2 anni di Beltrami, che nel 2014 aveva temporaneamente abbandonato e quindi sciolto la band, principalmente per motivi personali e per seguire altri progetti. Nel 2020, però, Pietro si è sentito nuovamente ispirato a fare musica con i Tryptamin, così ha ricominciato a comporre, sia da zero sia riarrangiando materiale inedito già esistente. Il risultato è un disco che pur mantenendo le caratteristiche chiave del sound rock avant-garde dei Tryptamin già mostrato in precedenza in “Monday Hangover”, espande gli orizzonti della band verso il synth pop, la new wave e l’elettronica. Le canzoni, pur essendo accessibili e groovy, conservano arrangiamenti eclettici e sofisticati, linee melodiche e armoniche stratificate, nonché tempi e dinamiche ambiziosi, tutti marchi di fabbrica del sound Tryptamin.
I Tryptamin hanno pubblicato due video da “Piacenza, Wisconsin”, per i brani “Follower” e “Way Back Home”.

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